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Ultimo aggiornamento di questo sito 09/09/2012

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Un po’ per celia, un po’ per non morire

“In...guardabile” lei? O rin...citrulliti noi? Tutti europei!
Tutto quello, o quasi, che non ti hanno detto sull’euro e compagnia

di Neuro (fine agosto 2012)

 

I Precursori. La Prussia protestante e l’europeismo di Arnold Ruge, di Giulia Frontoni

 

E la proposta tedesca?, di Francesco Gui, dal numero 29, maggio 2012

 

Dalla Germania una proposta concreta, di Francesco Gui, dal numero 27, gennaio 2012


Trota e Padania affogati in Tanzania: l'Italia finalmente in Europa grazie alla Lega? di Francesco Gui, 9 aprile 2012


One Man, One Vote? One State, One Chair? di Francesco Gui, aprile 2012

 

Nel segno del chiavaliere, di Euro, febbraio 2011



Il titolo di questa rivista, che esce dal marzo 2003, dapprima trimestralmente e ora mensilmente, all’interno della rivista Critica liberale (ma con la collaborazione di federalisti europei appartenenti a ogni area politica e culturale), riproduce anche nella grafica la testata di un suggestivo periodico dell’Ottocento democratico, edito in francese e tedesco, e occasionalmente in italiano, inglese e spagnolo. Fondato dalla Lega internazionale della pace e della libertà al Congresso della pace tenutosi a Ginevra nel settembre del 1867, sotto la presidenza di Giuseppe Garibaldi, col patrocinio di Victor Hugo e di John Stuart Mill e alla presenza di Bakunin, “
Les États-Unis d’Europe - Die Vereinigten Staaten von Europa” sarebbe sopravvissuto fino al 1939, vigilia della grande catastrofe dell’Europa che i suoi animatori (fra cui il francese Charles Lemonnier e i coniugi tedeschi Amand e Marie Goegg) tentarono di scongiurare già a Ginevra, rivendicando, accanto all’autonomia della persona umana, al suffragio universale, alle libertà civili, sindacali e di impresa, alla parità di diritti fra i sessi, “la federazione repubblicana dei popoli d’Europa”, “la sostituzione delle armate permanenti con le milizie nazionali”, “l’abolizione della pena di morte”, “un arbitrato, un codice e un tribunale internazionale”. Oggi “Gli Stati Uniti d’Europa” intende riproporre la necessità e l’attualità dell’obiettivo della federazione europea nella storia politico-culturale del continente, operando per la completa trasformazione dell’Unione europea in uno Stato federale, strumento e premessa fra l’altro indispensabile per ogni ipotesi di futuro pacifico governo mondiale, fondato sul principio kantiano, rilanciato dai protofederalisti a Ginevra, dell’adozione universale di princìpi e istituzioni democratiche.


Il Manifesto per l’Europa federale

Prima pagina numero 20, Marzo 2011


L’abbonamento alla rivista è cumulativo con l’abbonamento al mensile Critica liberale e va richiesto alle Edizioni Dedalo.

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